Ballata di un orgasmo
Stringi con forza,
dono del vento
al giorno levato.
Cingi delle tue dita
l’asta forte e nerboruta,
pulsante
del rimasto
l’azione e il desiderio.
Succhia,
Signora mia di cuore,
il goder di un uomo
turgido e imminente;
donami il bacio
della donna tua racchiusa.
E ancora,
finche’ non sentirai il fiore
uscire dai miei anni.
Succhia il mio sperma,
fanciulla di sublime nesso
e consistenza sopraffina.
Succhia,
affinche’ possa
ancora vivo
capir delle mie ossa
il succo.
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