E’ diventata una ossessione,
una sfida a me stesso.
Mi sento obbligato a inseguire un’ombra
che neanche sento mia.
Non mi sento attratto,
non mi sento immerso,
ma devo darlo ad intendere,
anche a me stesso.
Sento avvicinarsi
l’angoscia di un giorno
che non vorrei vivere,
mentre ancora mi chiedo
se valga la pena stringere i denti,
o meglio dimenticare
cio’ che ancora ricordo di me.
Scopro la gente a scrutarmi,
a spiarmi,
e neanche questo piu’ mi importa.
Mi sento l’utilita’ di un vuoto
che nessuno vuol gettare.
Forse Martina e’ qualcosa di piu’.
L’amo del pescatore vita,
mentre mi scopro ad amare
la sua indifferenza.
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