Fumando
Sento bussare.
Scuotere.
Dilago la pena mia
nascosta
scoperto
di facile imbroglio.
Annaspo le briciole
rimaste,
la polvere
dello sgretolarmi
perduto.
Invoco
tradito
la coscienza mia
rimossa.
Sudo la maniglia
vergognoso.
Apro.
Di padre
le sembianze.
Ma non eri.
Sento sulla pelle
l’urto violento
delle buie tue
parole.
Mi penetrano
malinconiche
vere.
Soffro gli anni di lavoro
l’emigrare
speranza,
la tristezza acquisita
nel tempo.
Scopro
una famiglia dispersa
una figlia lontana.
Le lacrime
che hai dentro di te.
Parli puro
Sincero.
Nella lingua
dell’esser tuo
andato.
Ti guardo negli occhi.
Mi riempi di dolore.
Mi colmo di me.
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