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Le tue scale
Sali le tue scale
con dolcezza
vestendo il passo
di grazia e decisione;
il tuo corpo ondeggia
maestro,
libero,
sinuoso di celeste
sopraffino.
Mi sciogli,
mi violenti,
mi guardi.
Sei la vita lontana,
lassu’,
sulle tue scale,
a guardar del mondo
ogni certezza
rivolta a quel cielo
che da qui rimpiango
mai raggiunto.
Hai negli occhi
sorrisi di stelle
e di splendori;
nei tuoi occhi
la vita che mi manca.
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