Ho creduto fosse amore
Ho creduto
fosse amore
amare il disordine
e l’istinto,
il caos della non scelta
e di ogni svolta.
Ho creduto
fosse umano
seguire solo
l’incoscienza
ed il volere
piu’ profondo,
rapire d’ogni attimo
fugaci percezioni
e poi volere.
Ho creduto
fosse umano
sbagliare a volte
ed anche spesso,
cercare invano
od a buon fine
il profumo di un sorriso.
Ho creduto
fosse inutile
marcire nel falso
e nel bugiardo,
gustare il vero
d’ogni gesto
col monotono gestire
le impressioni del coerente.
Ho creduto
fosse amore
cercare il sole
soltanto ad occhi aperti,
vedere ed ascoltare
quando in vero
credevo di volere.
Ho creduto
fosse onore
macellare il brutto
ad ogni passo,
trattenere il fiato
per scoppiare,
e dopo ancor di piu’
sentire
il tocco d’ogni stimolo
vitale.
Ho creduto
fosse amore
non darti il volto
dello sciocco,
ma serbarti il meglio
di me stesso;
raro e difficile
a venire,
ma gioia,
amore,
solo tenero sentire.
Ed ho creduto
al tuo migliore,
conosciuto sempre
e dentro,
benvenuto
a consolare
il tempo del rimpianto
ed i sospiri dell’affranto.
Ho creduto
fosse umano
nascondermi profondo
e troppo odioso;
mostrarmi
al vivo
come strano,
mostrarmi
al tuo
come diverso.
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