La bestia
Squallido letame,
frughi di nuovo questo corpo,
giocando solito
al mistero
dei tuoi giorni.
Ti sento respirare,
profondo,
ingordo,
mai reputazione,
concetto.
Aumenti incessante
il ritmo dell’erodere;
mi tocchi, mi penetri,
mi sbrani furioso,
furente,
bestiale.
Ma nessuna ferita,
un segno,
la testimonianza di un delitto tuo
compiuto.
Rimando ingenuo
la coscienza del tormento
a quando vile
sapro’ di ringraziarti
del male tuo
mio ricercato.
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