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Le mie ore
Pagina su pagina
raccolgo le abitudini
infelici
della gloria mia
funesta.
Facile distolgo la mente
dal torpore quotidiano,
ma amara
dipingo un’altra era,
restaurando le paure,
le mie pene;
so di miseria
ma sadico
mi gusto l’amaro
della mia reputazione.
Sputo,
mi siedo;
flemmatico,
ricordo.
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