Ciao papa’
Sento l’odore dei tuoi passi
salire dalle scale;
piccolo stringo le mie spalle,
nel buio che culla
l’emozione.
Melodie di chiavi
a quella porta,
cancellano il soffrire
del ritardo tuo incompreso;
tenero,
segreto.
Quei suoni,
a sciogliere il nodo
che disperato
ingoiavo nel mio letto.
Ma tu
non udivi il mio pregare,
ne’ mai
tornato
il mio chiamare.
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