L’anello
Anello in intrigo
coinvolger piu’ non puoi
il dito mio
e la mente,
il cuore, la stanza.
Adesso vai
per mare e scortesia,
buttato forse
in angoli pisciosi
e senza bagaglio
o pentimento,
la cura assurda
di un barbone.
Vai, vai, docile;
dimentica la mano ti posa.
Ti scaglia.
Ma peggio ancora fu
delle tue brille
il senso,
ciondolar di mano
ipocrita
la fede.
Va, spira luminosa.
Con te sara’
di me
coscienza grata.
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