Melodia di un sentimento
Fumo, fumo,
sulle ali di un’allegria
infantile e artificiosa,
seppur di fante abbia
non che bugie
o gli sbadigli.
E canto dietro ad un sorriso
recitato nella radio
badando al caldo soffocante
di una serata innocua
e passeggera.
Canto, canto,
riempiendomi di senso
e di perdono,
di attiva leggerezza
dietro al fumo
sull’ombra di un muro
qui davanti.
Rincorro il volto
di una vecchia compagnia,
donna, donna,
carezzata tra le nuvole
che ingombrano i suoi occhi
ed i miei,
dolce ferita:
mi spalmi il tuo silenzio
sulla pelle,
da quegli occhi lontani e sinceri
grido del tuo essermi dentro
spaventoso,
troppo,
poterlo mai accettare.
E piango,
sepolto dal tuo tenero soffrire
dietro al velo
di una nebbia
che non si dirada mai,
neanche qualche volta.
Con tristezza, immensa,
stringi forte il cuore,
cullando di uno sguardo
che non si vede
la solitudine che hai dentro.
Ed io mi avvolgo di pazzia,
giocando di me stesso
un’altra vita.
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