Rosticceria cinese
Ho i tuoi occhi davanti,
seduta fra le coccole
di un uomo che ti vuole.
Non so chi sei,
se non che un tempo eri
la fata dei miei mille avventurieri.
Adesso capisco la donna,
forse ancor la stessa pelle,
ma non altro.
Ed eccomi perplesso
a chiederti un contatto,
l’incontro che non superi
se stesso,
la facile armonia
di un compromesso.
Parte di li’
ogni semplice rispetto,
il sorriso che guardandoti
m’invade.
Eppure d’anni vivo
senza stima in cuor
d’alcuna,
per anni ho sorpassato
anche il cortese salutare.
Ora invece ti guardo sorseggiare
come avessi fra le mani
il mio destino,
pauroso d’ogni flebile esitare.
Chi ti mira, invidio,
che puo’ voltar
senza dannarsi,
perche’ al passato suo
non deve
alcun rimorso.
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